Avere Ventanni (2004)
Avere Ventanni è una serie di documentari trasmessi da MTV Italia a partire dall'inverno del 2004. L'ultima edizione è andata in onda su LA7 nel 2007. Il programma è stato ideato e condotto da Massimo Coppola, diretto dallo stesso Coppola con Giovanni Giommi e Alberto Piccinini e montato da Latino Pellegrini. Il programma scopre aspetti sotterranei della realtà dei ventenni degli anni 2000. La troupe capeggiata da Massimo Coppola sceglie di volta in volta un preciso obiettivo. In ogni puntata una storia, un ambiente, una città, dei personaggi normali che cercano di raccontarsi in maniera del tutto spontanea.
Stagioni ed episodi
Season 1
Prima Tv: 2004-12-07
S1E1 Nouvelle vague
S1E2 China Snack Bar
S1E3 Il senso della vita
S1E4 Il giorno delle elezioni suppletive
S1E5 Sono un soldato di merda
S1E6 Quanti pianti
S1E7 Figli delle stelle
S1E8 Mychael
S1E9 The Dreamers
S1E10 You Know, John
S1E11 Piutost che nient mej piutost
S1E12 Ma questo viene trasmesso?
S1E13 Mi sono innamorata di quel divano
S1E14 I capi non sanno lavorare
S1E15 La classe operaia va in paradiso
S1E16 Sto ancora elaborando un giudizio su tutti questi anni
S1E17 Feng shui
S1E18 Streetboy
Stagione 2
Prima Tv: 2005-03-22
S2E1 Il sogno della mia vita
S2E2 La rata del Pajero
S2E3 Quello che c'è da fare faccio
S2E4 No Life Without Wife
S2E5 La foto del benessere
S2E6 Paga il suocero
S2E7 Valutazione del marchio Ikea
S2E8 Tanto è tutto mio
S2E9 Noi guardiamo con disprezzo talune dottrine d'oltralpe
S2E10 Mio padre penso di poterlo definire il mio dio
S2E11 Non finisce mai
S2E12 La disperazione fa brutti scherzi
S2E13 Amici giovani
S2E14 Il forum dei giovani piromani di vita
S2E15 Padre Pio per me è tutto
S2E16 Prova di amplificazione
S2E17 Aspetti cosa?
S2E18 Un momento non lucido
S2E19 Nudo ero e nudo son rientrato
S2E20 Se ti vuoi ammazzare ci vuole poco
Stagione 3
Prima Tv: 2006-04-17
S3E1 Politica zero - prima parte
S3E2 Politica zero - seconda parte
S3E3 Politica zero - terza parte
S3E4 Politica zero - quarta parte
S3E5 Milano Is No People - prima parte
Chi sono i veri protagonisti della notte milanese? Gli emarginati, ovviamente: i venditori di rose bengalesi, emarginati per forza, e i cosiddetti punkabbestia, emarginati per scelta. Avere Ventanni incontra due fra le categorie più odiate o, nella migliore delle ipotesi, mal sopportate dagli abitanti di Milano, o di qualsiasi altra grande città. Nelle prime puntate Massimo con la sua troupe parla con alcuni giovani venditori di rose bengalesi: entra a casa loro, li accompagna al mercato dove acquistano la loro merce, li segue sul lavoro, ne documenta una giornata e una notte alla scoperta di un mondo sommerso ma estremamente vasto. Successivamente Avere Ventanni incontra Giggia e Turi, una giovane coppia di punkabbestia che tira a campare fra pomeriggi trascorsi a “fare moneta” in compagnia degli inseparabili cani, lavoretti mal pagati e casa di mammà e papà, quando fa troppo freddo e non c’è un posto dove dormire. Una scelta di vita che molti non comprendono ma che e’ sempre piu’ diffusa tra i giovani delle grandi citta’ italiane e non.S3E6 Milano Is No People - seconda parte
Chi sono i veri protagonisti della notte milanese? Gli emarginati, ovviamente: i venditori di rose bengalesi, emarginati per forza, e i cosiddetti punkabbestia, emarginati per scelta. Avere Ventanni incontra due fra le categorie più odiate o, nella migliore delle ipotesi, mal sopportate dagli abitanti di Milano, o di qualsiasi altra grande città. Nelle prime puntate Massimo con la sua troupe parla con alcuni giovani venditori di rose bengalesi: entra a casa loro, li accompagna al mercato dove acquistano la loro merce, li segue sul lavoro, ne documenta una giornata e una notte alla scoperta di un mondo sommerso ma estremamente vasto. Successivamente Avere Ventanni incontra Giggia e Turi, una giovane coppia di punkabbestia che tira a campare fra pomeriggi trascorsi a “fare moneta” in compagnia degli inseparabili cani, lavoretti mal pagati e casa di mammà e papà, quando fa troppo freddo e non c’è un posto dove dormire. Una scelta di vita che molti non comprendono ma che e’ sempre piu’ diffusa tra i giovani delle grandi citta’ italiane e non.S3E7 Milano Is No People - terza parte
Chi sono i veri protagonisti della notte milanese? Gli emarginati, ovviamente: i venditori di rose bengalesi, emarginati per forza, e i cosiddetti punkabbestia, emarginati per scelta. Avere Ventanni incontra due fra le categorie più odiate o, nella migliore delle ipotesi, mal sopportate dagli abitanti di Milano, o di qualsiasi altra grande città. Nelle prime puntate Massimo con la sua troupe parla con alcuni giovani venditori di rose bengalesi: entra a casa loro, li accompagna al mercato dove acquistano la loro merce, li segue sul lavoro, ne documenta una giornata e una notte alla scoperta di un mondo sommerso ma estremamente vasto. Successivamente Avere Ventanni incontra Giggia e Turi, una giovane coppia di punkabbestia che tira a campare fra pomeriggi trascorsi a “fare moneta” in compagnia degli inseparabili cani, lavoretti mal pagati e casa di mammà e papà, quando fa troppo freddo e non c’è un posto dove dormire. Una scelta di vita che molti non comprendono ma che e’ sempre piu’ diffusa tra i giovani delle grandi citta’ italiane e non.S3E8 Milano Is No People - quarta parte
Chi sono i veri protagonisti della notte milanese? Gli emarginati, ovviamente: i venditori di rose bengalesi, emarginati per forza, e i cosiddetti punkabbestia, emarginati per scelta. Avere Ventanni incontra due fra le categorie più odiate o, nella migliore delle ipotesi, mal sopportate dagli abitanti di Milano, o di qualsiasi altra grande città. Nelle prime puntate Massimo con la sua troupe parla con alcuni giovani venditori di rose bengalesi: entra a casa loro, li accompagna al mercato dove acquistano la loro merce, li segue sul lavoro, ne documenta una giornata e una notte alla scoperta di un mondo sommerso ma estremamente vasto. Successivamente Avere Ventanni incontra Giggia e Turi, una giovane coppia di punkabbestia che tira a campare fra pomeriggi trascorsi a “fare moneta” in compagnia degli inseparabili cani, lavoretti mal pagati e casa di mammà e papà, quando fa troppo freddo e non c’è un posto dove dormire. Una scelta di vita che molti non comprendono ma che e’ sempre piu’ diffusa tra i giovani delle grandi citta’ italiane e non.S3E9 Il ricco il povero il cristiano il musulmano - prima parte
La Sharm El Sheik del dopo attentato, vista e raccontata attraverso gli occhi dei tanti turisti italiani (provenienti in gran parte del nord-est) e dei lavoratori locali, dal villaggio vacanze (tempio dell’all inclusive) al Gazhala Garden (uno degli hotel bombardati) alla Sharm “vecchia” (fondata, in realtà, negli anni ‘80). Tutto narrato da Antonio, giovane guida egiziana, cristiano copto ortodosso (come quasi tutti gli egiziani che lavorano a Sharm), fidanzato con una parrucchiera di Brescia che lavora nello stesso villaggio. Antonio sogna l’Italia (specialmente Bergamo, la sua città preferita), che per lui è un paradiso, e chiude ogni frase con una battuta, un detto o una barzelletta in questo o quel dialetto italiano. Sullo sfondo i clienti del villaggio, i giovani animatori italiani e i venditori egiziani della città vecchia, tutti d’accordo sulla necessità di dimenticare il passato e guardare avanti, “perché Sharm ha bisogno dei turisti italiani”. Verso la fine della serie Avere Ventanni percorre il deserto del Sinai per raggiungere il Cairo, e si accorge finalmente di essere in una delle culle della civiltà. Nella capitale egiziana, praticamente all’ombra delle Piramidi e prima dell’ora della preghiera, Massimo incontra Mai, che gli parla della sua scelta di portare il velo e del suo promesso sposo egiziano, il cugino Muhammed, “che fa le pubblicità in Italia”.S3E10 Il ricco il povero il cristiano il musulmano - seconda parte
La Sharm El Sheik del dopo attentato, vista e raccontata attraverso gli occhi dei tanti turisti italiani (provenienti in gran parte del nord-est) e dei lavoratori locali, dal villaggio vacanze (tempio dell’all inclusive) al Gazhala Garden (uno degli hotel bombardati) alla Sharm “vecchia” (fondata, in realtà, negli anni ‘80). Tutto narrato da Antonio, giovane guida egiziana, cristiano copto ortodosso (come quasi tutti gli egiziani che lavorano a Sharm), fidanzato con una parrucchiera di Brescia che lavora nello stesso villaggio. Antonio sogna l’Italia (specialmente Bergamo, la sua città preferita), che per lui è un paradiso, e chiude ogni frase con una battuta, un detto o una barzelletta in questo o quel dialetto italiano. Sullo sfondo i clienti del villaggio, i giovani animatori italiani e i venditori egiziani della città vecchia, tutti d’accordo sulla necessità di dimenticare il passato e guardare avanti, “perché Sharm ha bisogno dei turisti italiani”. Verso la fine della serie Avere Ventanni percorre il deserto del Sinai per raggiungere il Cairo, e si accorge finalmente di essere in una delle culle della civiltà. Nella capitale egiziana, praticamente all’ombra delle Piramidi e prima dell’ora della preghiera, Massimo incontra Mai, che gli parla della sua scelta di portare il velo e del suo promesso sposo egiziano, il cugino Muhammed, “che fa le pubblicità in Italia”.S3E11 Il ricco il povero il cristiano il musulmano - terza parte
La Sharm El Sheik del dopo attentato, vista e raccontata attraverso gli occhi dei tanti turisti italiani (provenienti in gran parte del nord-est) e dei lavoratori locali, dal villaggio vacanze (tempio dell’all inclusive) al Gazhala Garden (uno degli hotel bombardati) alla Sharm “vecchia” (fondata, in realtà, negli anni ‘80). Tutto narrato da Antonio, giovane guida egiziana, cristiano copto ortodosso (come quasi tutti gli egiziani che lavorano a Sharm), fidanzato con una parrucchiera di Brescia che lavora nello stesso villaggio. Antonio sogna l’Italia (specialmente Bergamo, la sua città preferita), che per lui è un paradiso, e chiude ogni frase con una battuta, un detto o una barzelletta in questo o quel dialetto italiano. Sullo sfondo i clienti del villaggio, i giovani animatori italiani e i venditori egiziani della città vecchia, tutti d’accordo sulla necessità di dimenticare il passato e guardare avanti, “perché Sharm ha bisogno dei turisti italiani”. Verso la fine della serie Avere Ventanni percorre il deserto del Sinai per raggiungere il Cairo, e si accorge finalmente di essere in una delle culle della civiltà. Nella capitale egiziana, praticamente all’ombra delle Piramidi e prima dell’ora della preghiera, Massimo incontra Mai, che gli parla della sua scelta di portare il velo e del suo promesso sposo egiziano, il cugino Muhammed, “che fa le pubblicità in Italia”.S3E12 Il ricco il povero il cristiano il musulmano - quarta parte
La Sharm El Sheik del dopo attentato, vista e raccontata attraverso gli occhi dei tanti turisti italiani (provenienti in gran parte del nord-est) e dei lavoratori locali, dal villaggio vacanze (tempio dell’all inclusive) al Gazhala Garden (uno degli hotel bombardati) alla Sharm “vecchia” (fondata, in realtà, negli anni ‘80). Tutto narrato da Antonio, giovane guida egiziana, cristiano copto ortodosso (come quasi tutti gli egiziani che lavorano a Sharm), fidanzato con una parrucchiera di Brescia che lavora nello stesso villaggio. Antonio sogna l’Italia (specialmente Bergamo, la sua città preferita), che per lui è un paradiso, e chiude ogni frase con una battuta, un detto o una barzelletta in questo o quel dialetto italiano. Sullo sfondo i clienti del villaggio, i giovani animatori italiani e i venditori egiziani della città vecchia, tutti d’accordo sulla necessità di dimenticare il passato e guardare avanti, “perché Sharm ha bisogno dei turisti italiani”. Verso la fine della serie Avere Ventanni percorre il deserto del Sinai per raggiungere il Cairo, e si accorge finalmente di essere in una delle culle della civiltà. Nella capitale egiziana, praticamente all’ombra delle Piramidi e prima dell’ora della preghiera, Massimo incontra Mai, che gli parla della sua scelta di portare il velo e del suo promesso sposo egiziano, il cugino Muhammed, “che fa le pubblicità in Italia”.S3E13 Il ricco il povero il cristiano il musulmano - quinta parte
Per parlare di Islam, Avere Ventanni va a Reggio Emilia, dove incontra: Manar, nata al Cairo ma emiliana d’adozione, cugina di quella Mai incontrata in Egitto. Dopo aver riscoperto le sue origini e la sua cultura, pochi anni fa, Manar è tornata in Egitto per studiare l’arabo e l'Islam. Una volta rientrata in Italia, ha deciso di mettere in velo, anche al lavoro (gestisce un Nokia Point in centro), anche se la cosa le ha creato qualche piccolo problema, e l’ha trasformata in una sorta di star locale. Muhammed, fratello di Manar e promesso sposo di Mai, che lavora come commerciale / tuttofare in una piccola tipografia, si veste e parla come un simpatico bulletto della provincia italiana, guida una fiammante Bmw 320 usata (e comprata a rate), ha un rapporto molto rilassato con la religione e ha deciso di sposare la cugina cairota un po’ perché è innamorato di lei, e un po’ perche' “le donne musulmane sono le uniche che hanno ancora certi valori...”. Osama, fidanzato di Manar e segretario dei Giovani Musulmani Italiani, che si divide fra un’apparizione in Tv e il suo lavoro (vendere moda italiana agli sceicchi arabi). Aziz, responsabile dei giovani musulmani di zona, che frequenta l’ultimo anno di un istituto tecnico, ha messo in piedi un piccolo laboratorio teatrale interculturale e gioca a pallone in una squadretta locale. Ilias, “giovane musulmano in carriera”, punto di riferimento spirituale, e non solo, della comunità di Sassuolo (Mo) ma soprattutto di Aziz. Sullo sfondo: la famiglia e gli amici di Manar, soprattutto la “Francy”, che non ama particolarmente Osama perché troppo fanatico; la preghiera nella piccola Moschea di Sassuolo, dove l’Iman locale dedica un verso del Corano ad Avere Ventanni; il gruppo teatrale di Aziz, che nel teatrino di una parrocchia del centro sta mettendo in piedi uno spettacolo sui muri; il quartiere Braida di Sassuolo, teatro di retate, pestaggi, scontri e violenza fra la polizia e gruppi di immigrati marocchini allo sbando, dopo che la città si è risvegliata dalla lunga bolla delle piastrelle.S3E14 Il ricco il povero il cristiano il musulmano - sesta parte
Per parlare di Islam, Avere Ventanni va a Reggio Emilia, dove incontra: Manar, nata al Cairo ma emiliana d’adozione, cugina di quella Mai incontrata in Egitto. Dopo aver riscoperto le sue origini e la sua cultura, pochi anni fa, Manar è tornata in Egitto per studiare l’arabo e l'Islam. Una volta rientrata in Italia, ha deciso di mettere in velo, anche al lavoro (gestisce un Nokia Point in centro), anche se la cosa le ha creato qualche piccolo problema, e l’ha trasformata in una sorta di star locale. Muhammed, fratello di Manar e promesso sposo di Mai, che lavora come commerciale / tuttofare in una piccola tipografia, si veste e parla come un simpatico bulletto della provincia italiana, guida una fiammante Bmw 320 usata (e comprata a rate), ha un rapporto molto rilassato con la religione e ha deciso di sposare la cugina cairota un po’ perché è innamorato di lei, e un po’ perche' “le donne musulmane sono le uniche che hanno ancora certi valori...”. Osama, fidanzato di Manar e segretario dei Giovani Musulmani Italiani, che si divide fra un’apparizione in Tv e il suo lavoro (vendere moda italiana agli sceicchi arabi). Aziz, responsabile dei giovani musulmani di zona, che frequenta l’ultimo anno di un istituto tecnico, ha messo in piedi un piccolo laboratorio teatrale interculturale e gioca a pallone in una squadretta locale. Ilias, “giovane musulmano in carriera”, punto di riferimento spirituale, e non solo, della comunità di Sassuolo (Mo) ma soprattutto di Aziz. Sullo sfondo: la famiglia e gli amici di Manar, soprattutto la “Francy”, che non ama particolarmente Osama perché troppo fanatico; la preghiera nella piccola Moschea di Sassuolo, dove l’Iman locale dedica un verso del Corano ad Avere Ventanni; il gruppo teatrale di Aziz, che nel teatrino di una parrocchia del centro sta mettendo in piedi uno spettacolo sui muri; il quartiere Braida di Sassuolo, teatro di retate, pestaggi, scontri e violenza fra la polizia e gruppi di immigrati marocchini allo sbando, dopo che la città si è risvegliata dalla lunga bolla delle piastrelle.S3E15 Il ricco il povero il cristiano il musulmano - settima parte
Per parlare di Islam, Avere Ventanni va a Reggio Emilia, dove incontra: Manar, nata al Cairo ma emiliana d’adozione, cugina di quella Mai incontrata in Egitto. Dopo aver riscoperto le sue origini e la sua cultura, pochi anni fa, Manar è tornata in Egitto per studiare l’arabo e l'Islam. Una volta rientrata in Italia, ha deciso di mettere in velo, anche al lavoro (gestisce un Nokia Point in centro), anche se la cosa le ha creato qualche piccolo problema, e l’ha trasformata in una sorta di star locale. Muhammed, fratello di Manar e promesso sposo di Mai, che lavora come commerciale / tuttofare in una piccola tipografia, si veste e parla come un simpatico bulletto della provincia italiana, guida una fiammante Bmw 320 usata (e comprata a rate), ha un rapporto molto rilassato con la religione e ha deciso di sposare la cugina cairota un po’ perché è innamorato di lei, e un po’ perche' “le donne musulmane sono le uniche che hanno ancora certi valori...”. Osama, fidanzato di Manar e segretario dei Giovani Musulmani Italiani, che si divide fra un’apparizione in Tv e il suo lavoro (vendere moda italiana agli sceicchi arabi). Aziz, responsabile dei giovani musulmani di zona, che frequenta l’ultimo anno di un istituto tecnico, ha messo in piedi un piccolo laboratorio teatrale interculturale e gioca a pallone in una squadretta locale. Ilias, “giovane musulmano in carriera”, punto di riferimento spirituale, e non solo, della comunità di Sassuolo (Mo) ma soprattutto di Aziz. Sullo sfondo: la famiglia e gli amici di Manar, soprattutto la “Francy”, che non ama particolarmente Osama perché troppo fanatico; la preghiera nella piccola Moschea di Sassuolo, dove l’Iman locale dedica un verso del Corano ad Avere Ventanni; il gruppo teatrale di Aziz, che nel teatrino di una parrocchia del centro sta mettendo in piedi uno spettacolo sui muri; il quartiere Braida di Sassuolo, teatro di retate, pestaggi, scontri e violenza fra la polizia e gruppi di immigrati marocchini allo sbando, dopo che la città si è risvegliata dalla lunga bolla delle piastrelle.S3E16 Il ricco il povero il cristiano il musulmano - ottava parte
Per parlare di Islam, Avere Ventanni va a Reggio Emilia, dove incontra: Manar, nata al Cairo ma emiliana d’adozione, cugina di quella Mai incontrata in Egitto. Dopo aver riscoperto le sue origini e la sua cultura, pochi anni fa, Manar è tornata in Egitto per studiare l’arabo e l'Islam. Una volta rientrata in Italia, ha deciso di mettere in velo, anche al lavoro (gestisce un Nokia Point in centro), anche se la cosa le ha creato qualche piccolo problema, e l’ha trasformata in una sorta di star locale. Muhammed, fratello di Manar e promesso sposo di Mai, che lavora come commerciale / tuttofare in una piccola tipografia, si veste e parla come un simpatico bulletto della provincia italiana, guida una fiammante Bmw 320 usata (e comprata a rate), ha un rapporto molto rilassato con la religione e ha deciso di sposare la cugina cairota un po’ perché è innamorato di lei, e un po’ perche' “le donne musulmane sono le uniche che hanno ancora certi valori...”. Osama, fidanzato di Manar e segretario dei Giovani Musulmani Italiani, che si divide fra un’apparizione in Tv e il suo lavoro (vendere moda italiana agli sceicchi arabi). Aziz, responsabile dei giovani musulmani di zona, che frequenta l’ultimo anno di un istituto tecnico, ha messo in piedi un piccolo laboratorio teatrale interculturale e gioca a pallone in una squadretta locale. Ilias, “giovane musulmano in carriera”, punto di riferimento spirituale, e non solo, della comunità di Sassuolo (Mo) ma soprattutto di Aziz. Sullo sfondo: la famiglia e gli amici di Manar, soprattutto la “Francy”, che non ama particolarmente Osama perché troppo fanatico; la preghiera nella piccola Moschea di Sassuolo, dove l’Iman locale dedica un verso del Corano ad Avere Ventanni; il gruppo teatrale di Aziz, che nel teatrino di una parrocchia del centro sta mettendo in piedi uno spettacolo sui muri; il quartiere Braida di Sassuolo, teatro di retate, pestaggi, scontri e violenza fra la polizia e gruppi di immigrati marocchini allo sbando, dopo che la città si è risvegliata dalla lunga bolla delle piastrelle.S3E17 Lavorare tutti lavorare meno - prima parte
In Italia esiste una multinazionale americana (la Kirby) che vende un costosissimo aspirapolvere attraverso una rete vendita locale presente su tutto il territorio internazionale, e ovviamente anche su quello italiano. Spesso questa rete locale è gestita da società che agiscono fra il legale e l’illegale, sfruttando la fame di lavoro, specialmente al Sud, e le nuove forme contrattuali. E’ il caso di Messina, dove c’è stata una piccola sollevazione popolare contro questa situazione, che Avere Ventanni ha scoperto grazie a Internet e a un blog intitolato “Il mondo deve sapere” (chiuso dall’autrice dopo poche settimane, per paura di ritorsioni), da qualche mese diventato un libro di successo. Massimo e la sua troupe raccontano questa storia di ordinaria precarietà, usando come voce narrante quella dell’autrice del blog in questione, e attraverso gli occhi di due giovani: il proprietario della società che vende l’aspirapolvere “incriminato” a Messina e Reggio Calabria (28 anni) e un giovane sindacalista che combatte ogni giorno il lavoro precario e cerca invano di organizzare una manifestazione. Sullo sfondo: chi ha lavorato o lavora per questa società (centraliniste, agenti, impiegati), il ponte sullo stretto e un’orchestra di giovani musicisti precari siciliani, che fa un “regalo Musicale” ad Avere Ventanni.S3E18 Lavorare tutti lavorare meno - seconda parte
In Italia esiste una multinazionale americana (la Kirby) che vende un costosissimo aspirapolvere attraverso una rete vendita locale presente su tutto il territorio internazionale, e ovviamente anche su quello italiano. Spesso questa rete locale è gestita da società che agiscono fra il legale e l’illegale, sfruttando la fame di lavoro, specialmente al Sud, e le nuove forme contrattuali. E’ il caso di Messina, dove c’è stata una piccola sollevazione popolare contro questa situazione, che Avere Ventanni ha scoperto grazie a Internet e a un blog intitolato “Il mondo deve sapere” (chiuso dall’autrice dopo poche settimane, per paura di ritorsioni), da qualche mese diventato un libro di successo. Massimo e la sua troupe raccontano questa storia di ordinaria precarietà, usando come voce narrante quella dell’autrice del blog in questione, e attraverso gli occhi di due giovani: il proprietario della società che vende l’aspirapolvere “incriminato” a Messina e Reggio Calabria (28 anni) e un giovane sindacalista che combatte ogni giorno il lavoro precario e cerca invano di organizzare una manifestazione. Sullo sfondo: chi ha lavorato o lavora per questa società (centraliniste, agenti, impiegati), il ponte sullo stretto e un’orchestra di giovani musicisti precari siciliani, che fa un “regalo Musicale” ad Avere Ventanni.S3E19 Lavorare tutti lavorare meno - terza parte
In Italia esiste una multinazionale americana (la Kirby) che vende un costosissimo aspirapolvere attraverso una rete vendita locale presente su tutto il territorio internazionale, e ovviamente anche su quello italiano. Spesso questa rete locale è gestita da società che agiscono fra il legale e l’illegale, sfruttando la fame di lavoro, specialmente al Sud, e le nuove forme contrattuali. E’ il caso di Messina, dove c’è stata una piccola sollevazione popolare contro questa situazione, che Avere Ventanni ha scoperto grazie a Internet e a un blog intitolato “Il mondo deve sapere” (chiuso dall’autrice dopo poche settimane, per paura di ritorsioni), da qualche mese diventato un libro di successo. Massimo e la sua troupe raccontano questa storia di ordinaria precarietà, usando come voce narrante quella dell’autrice del blog in questione, e attraverso gli occhi di due giovani: il proprietario della società che vende l’aspirapolvere “incriminato” a Messina e Reggio Calabria (28 anni) e un giovane sindacalista che combatte ogni giorno il lavoro precario e cerca invano di organizzare una manifestazione. Sullo sfondo: chi ha lavorato o lavora per questa società (centraliniste, agenti, impiegati), il ponte sullo stretto e un’orchestra di giovani musicisti precari siciliani, che fa un “regalo Musicale” ad Avere Ventanni.S3E20 Lavorare tutti lavorare meno - quarta parte
In Italia esiste una multinazionale americana (la Kirby) che vende un costosissimo aspirapolvere attraverso una rete vendita locale presente su tutto il territorio internazionale, e ovviamente anche su quello italiano. Spesso questa rete locale è gestita da società che agiscono fra il legale e l’illegale, sfruttando la fame di lavoro, specialmente al Sud, e le nuove forme contrattuali. E’ il caso di Messina, dove c’è stata una piccola sollevazione popolare contro questa situazione, che Avere Ventanni ha scoperto grazie a Internet e a un blog intitolato “Il mondo deve sapere” (chiuso dall’autrice dopo poche settimane, per paura di ritorsioni), da qualche mese diventato un libro di successo. Massimo e la sua troupe raccontano questa storia di ordinaria precarietà, usando come voce narrante quella dell’autrice del blog in questione, e attraverso gli occhi di due giovani: il proprietario della società che vende l’aspirapolvere “incriminato” a Messina e Reggio Calabria (28 anni) e un giovane sindacalista che combatte ogni giorno il lavoro precario e cerca invano di organizzare una manifestazione. Sullo sfondo: chi ha lavorato o lavora per questa società (centraliniste, agenti, impiegati), il ponte sullo stretto e un’orchestra di giovani musicisti precari siciliani, che fa un “regalo Musicale” ad Avere Ventanni.Stagione 4
Prima Tv: 2007-01-01